Dal 1955 al 1975 una tra le ultime grandi guerre colpiva l’Asia, è la guerra del Vietnam.

Iniziata per confinare il comunismo nella Cina e nella Russia e mantenere la libertà negli stati confinanti, divenne presto un massacro per il controllo di un territorio.

Oltre ai 4 milioni di vittime sul suolo vietnamita, la guerra ebbe un impatto anche sugli Stati dell’occidente, persino negli Stati Uniti stessi, con continue manifestazioni che finirono spesso in contrasti violenti e per fino con omicidi.

Il mondo si divise in due parti, chi credeva nella guerra e chi voleva farla smettere; spesso i presidenti si facevano carico di accontentare entrambi le parti, ma quasi sempre ciò che sembrava l’inizio di un cambiamento mascherava il continuo di una guerra per interessi personali ed economici.

Come il 10 aprile 1972 quando nonostante le continue promesse di uscita dalla guerra, gli Stati Uniti non solo continuarono senza problemi la battaglia, ma cominciarono a bombardare anche il Vietnam del nord per la prima volta, allargando così il campo di battaglia.