Alternanza scuola e lavoro e progetto farmaco

Scritto da: Elena Paolucci

mercoledì, 20 Febbraio 2019


L’alternanza scuola-lavoro propone uno stage per le classi IV e per le ore in eccedenza vengono presentati dei progetti che toccano le materie chimiche e non. L’obiettivo è di guardare la chimica con diversi punti di vista, non solo con lezioni, ma anche con uscite didattiche e laboratori specifici, per arrivare a un monte ore di 150 annue.

Così è strutturato il progetto dell’alternanza diviso tra scuola e azienda in 3 anni.

PROGETTO FARMACO

I professori che si occupano dell’alternanza scuola-lavoro, unendo le loro idee e seguendo l’esempio di molte altre scuole italiane, hanno pensato di sfruttare le competenze professionali presenti all’interno del nostro Istituto per formare gli studenti ad attività concrete di lavoro in ambito chimico e farmaceutico. Così, accanto ad alcune lezioni teoriche, create aiutandosi col portale “Farmaci e Vita” i nostri docenti hanno organizzato una nuova idea per il percorso di “Scuola e Lavoro”.

Referenti e organizzazione

I referenti di questo progetto di alternanza che prevede un totale di 48 ore, sono la professoressa Marta Campelli e Silvia Soresi per la classe 4°A e Marta Campelli con Alberto Bonfitto per la classe 4°BS. L’obiettivo è quello di stimolare la consapevolezza delle applicazioni delle materie chimiche nei vari ambiti e non fermarsi ai banchi di scuola, per lo specifico, far capire l’importanza della chimica nell’ambito farmaceutico. Si sviluppano e migliorano competenze tecniche e scientifiche, si insegna come rispettare i tempi di lavoro e come adattarsi alle esigenze che sorgono e si aiuta lo studente a individuare nella realtà quello che studia e a comprendere il linguaggio tecnico necessario.

La preparazione da parte del professore comincia in classe, con una serie di lezioni per fornire agli studenti strumenti di base, per affrontare in seguito il lavoro in laboratorio.

Il progetto prevede anche una valutazione finale fatta dall’osservazione del docente incaricato e dalle capacità individuali assunte alla fine.

All’esterno questo progetto è costituito su due uscite didattiche. Una è alla “IZO” di Chignolo Po, distaccamento di una multinazionale olandese che, con le sue 200 persone e due siti produttivi, realizza vaccini e antibiotici per animali. Per evitarne la contaminazione, lavorano in due siti diversi e in camere sterili. Inoltre comprende un reparto di sviluppo, uno di analisi chimica – biologica e uno di controllo qualità. Attualmente quest’azienda ha ospitato tre dei nostri studenti l’anno.

L’altra è alla “ACS DOBFAR” di Tribiano, che conta cinque stabilimenti in Lombardia. L’azienda si occupa di creare precursori (molecole per creare un farmaco) e vanta i suoi laboratori di analisi e di ricerca e sviluppo.

Inoltre le classi del triennio sono tenute a seguire un corso sulla sicurezza che per la quarta chimica si svolgerà presso l’Althaller di san Colombano, dove il direttore, attento e scrupoloso, cercherà di far capire il lato applicativo delle norme.

I professori ci informano che, il progetto d’alternanza di questi tre anni, sarà argomento fondamentale del colloquio alla maturità e sarà anche il momento più significativo per confrontarci col mondo del lavoro e dell’università.

(Le ore di alternanza non contano come crediti, ne viceversa, vista la netta diminuzione di queste.)