L’incendio della fabbrica Triangle

Scritto da: Marco Folli

domenica, 8 Marzo 2020


L’incendio alla fabbrica Triangle fu un uno degli eventi ricordati come Giornata internazionale della donna ma non è da questo, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna.

La Triangle Shirtwaist Company produceva le camicette alla moda di quel tempo, le cosiddette shirtwaist.

Di proprietà di Max Blanck e Isaac Harris, occupava i 3 piani più alti del palazzo a 10 piani “Asch building” a New York City, nell’intersezione di Greene Street e Washington Place, poco ad est di Washington Square Park.

La compagnia occupava circa 500 lavoratori, la maggior parte erano giovani donne immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’Europa dell’est. Alcune donne addirittura avevano 12 o 13 anni e facevano turni di 14 ore al giorno per un totale settimanale che andava dalle 60 ore alle 72 ore con un salario medio per le lavoratrici che andava dai 6 ai 7 dollari la settimana.

Il pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio che iniziò all’ottavo piano della Shirtwaist Company uccise 146 operai di entrambi i sessi, ma la maggioranza di essi erano giovani donne italiane ed ebree dell’Europa orientale, ma siccome la fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un palazzo di dieci, 62 delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi lanciandosi dalle finestre dello stabile non essendoci altra via di fuga.

I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiusi a chiave gli operai per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne e gli uomini rimasti intrappolati.

Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 60.000 dollari per i danni subiti (corrispondenti a circa 400 dollari per ogni morto), il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.

L’evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero instaurate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro e crebbero notevolmente le adesioni alla “International Ladies Garment Workers Union”, oggi uno dei più importanti sindacati negli Stati Uniti.

La connotazione fortemente politica della Giornata Internazionale della Donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista ed infine le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione, così nel dopoguerra cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con l’incendio della fabbrica Triangle.