Colore o non colore?

Scritto da: Asia Vignali

mercoledì, 8 Aprile 2020


La maggior parte delle donne non amano il loro colore di capelli oppure voglio somigliare a una star della tv del cinema, ma questo comporta all’utilizzo delle tinte. Naturali, permanenti con o senza ammoniaca, di tinte per capelli ce ne sono diverse tipologie, ognuna con dei pro e dei contro. Naturalmente è meglio farsi aiutare dalla parrucchiera ma chi non ne ha la possibilità è meglio conoscere bene ogni tipologia per poi capire quale fa meglio per noi.

La durata della colorazione, in base alla permanenza della colorazione sul capello, si parla di:

Tintura permanente: se la durata del colore supera i 3 mesi

Tintura semipermanente: se i tempi di permanenza sono di 6 settimane circa

Tintura graduale: la colorazione avviene in modo graduale ripetendo le applicazioni

Tintura temporanea: il colore se ne va dopo qualche lavaggio.

Tinte vegetali

Si ottengono dalle piante, normalmente non sviluppano allergie o irritazioni. Purtroppo la gamma di colori a disposizione è ridotta e la colorazione è solo temporanea. Ne è un esempio l’henné.

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Tinte graduali (o metalliche)

In questo caso il colore si ottiene gradualmente con più applicazioni. Queste tinte sono principalmente composte da sali metallici che reagiscono con composti contenenti zolfo, come cheratina, cistina e cisteina. Sfortunatamente le sostanze che contengono (in primis piombo e nitrato d’argento) possono creare irritazioni e risultare nocive ad alte concentrazioni.

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Permanenti

Si tratta di tinte che reagiscono chimicamente con altre sostanze dando vita al colore desiderato a seconda della componente con cui reagiscono. A loro vantaggio c’è il fatto di avere un’ampia scelta di colorazioni differenti, di coprire bene i capelli bianchi, ma possono essere alla base di allergie e irritazioni, oltre a poter essere nocive per la salute. Sono composte da coloranti primari, coloranti secondari, ammoniaca, sostanze per tenere un ph basico, antiossidanti e agenti ossidanti che interagiscono fra loro al momento del contatto tra le varie componenti. Più di recente si è visto un fiorire di tinte senza ammoniaca per cercare di limitare i danni che le tinture con ammoniaca generano. L’ammoniaca infatti non è salutare per il capello, ma viene impiegata nelle tinture, perché permette al colore di penetrare meglio e di fissarsi più a lungo. Si tratta dunque di un ingrediente indispensabile se si vogliono tinte che permettano di avere un radicale e immediato cambiamento di colore (da scuro a chiaro e viceversa), o per coprire completamente i capelli bianchi. Si l’obiettivo è quello di avere un colore tono su tono o coprire una quantità limitata di capelli grigi allora si può optare per tinte senza ammoniaca, che risultano meno aggressive e dannose per i capelli. Le tinte senza ammoniaca contengono oli vegetali naturali che nutrono e idratano il capello, ma va precisato che anch’esse contengono degli elementi chimici per il fissaggio del colore.

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Semipermanenti

Queste tinte spariscono in genere dopo 4 – 5 lavaggi. Questi prodotti sono meno invasivi, possono essere applicati anche sui capelli bagnati, hanno svariate nuances fra cui scegliere, ma coprono solo in parte il capelli bianchi e la colorazione dura poco. Anche in questo caso ci sono formulazioni con e senza ammoniaca.

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Tinte temporanee

Come dire il termine stesso il colore viene eliminato nel giro di un lavaggio. Sono meno invasive per il capello delle tinte permanenti, ma sono meno coprenti e gli effetti sono di breve durata.

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E tu hai la tinta ai capelli?? Quale tinta utilizzi?