Le truffe ai tempi del CoronaVirus

Scritto da: Matteo Marchesi

mercoledì, 15 Aprile 2020


Dopo il primo caso di coronavirus in Italia, avvenuto il 21 febbraio scorso, una serie di fatti ci ha portato fino a questo punto, fino alla quarantena dell’intera popolazione italiana.

Se, da una parte, questa quarantena limita i pericoli proveniente dal virus, dall’altra non può limitare i pericoli derivanti dalle più spietate persone, stiamo parlando dei truffatori.

Prede dei truffatori sono soprattuto gli anziani, che con la loro ingenuità aprono le porte della loro casa ai finti operatori.

Come avviene la truffa? I truffatori si fingono disinfestatori, operatori dell’ASL, della croce rossa e a volte membri della protezione civile. Solitamente cercano ti intrufolarsi con scuse anche plausibili come una disinfestazione del virus è una pulizia profonda della casa, magari anche con la scusa di donare materiale medico, dopo di che una volta all’interno dell’abitazione è semplice rubare ciò che si vuole.

Quindi oltre alla possibilità di perdere la vita a causa del virus, in questa situazione bisogna anche cercare di rendersi furbi ed evitare di fidarsi degli sconosciuti se non prima di sapere la loro reale provenienza.

Tuttavia per evitare il più possibile situazione del genere nocive per i nostri averi e ovviamente per la nostra salute (in caso di un attacco aggressivo), ci si può sincerare della reale provenienza degli operatori attraverso una semplice chiamata all’associazione dichiarata dagli stessi, o attraverso una richiesta di visibilità dei loro tesserini.

Per di più le associazioni pubblicano sui siti web e sui social i movimenti che svolgono, per cui in caso in cui una disinfestazione dovesse essere fatta in qualche luogo, si verrebbe informati e sicuramente non verrebbero persone a casa nostra da un momento all’altro.

Ovviamente il tutto va ad aggiungersi alla prudenza ma senza perdere fiducia nella gente e nei volontari che fanno tanto bene nelle nostre città.