L’odio e l’amore

Scritto da: Mattia Ghirardelli

mercoledì, 16 Dicembre 2020


L’odio e l’amore sono due sentimenti agli antipodi ma che riescono a coesistere nelle persone, insieme a tanti altri sentimenti. Tutti noi abbiamo provato, almeno una volta nella vita, sentimenti di odio o di amore nei confronti di qualcuno o di qualcosa. Molte volte capita che si provino contemporaneamente. Ma come è possibile che si possano provare due sentimenti così opposti? La risposta sta nel fatto, che i due sentimenti in questione, sono opposti ma collegati: senza amore non ci sarebbe odio e senza odio non ci sarebbe amore. Esse sono due grandezze inversamente proporzionali, viste in termini matematici, cioè al crescere dell’amore, diminuisce l’odio e al diminuire dell’amore, aumenta l’odio. Un mondo di solo amore non è immaginabile perché gli esseri umani riescono a provare sentimenti sì positivi ma anche negativi. Banalizzando, è come se Dio ci avesse dotato di un kit di sentimenti, fra cui l’odio e l’amore, e ci abbia lasciato il libero arbitrio di usarli a nostro piacimento. Solo successivamente verremo giudicati, dopo la morte. Dio ci ha lasciato liberi, liberi anche di odiare.

La vera questione però è: è meglio provare odio o amore? La mia risposta è l’amore. Dante, alla fine della Divina commedia, nell’ultimo verso del paradiso, dice che “è l’amore che muove il sole e le altre stelle”. Io sono totalmente d’accordo con Il Poeta. L’amore muove quasi tutto ciò che compiamo quotidianamente.

Molti gesti che facciamo, infatti, seppure molte volte non ce ne rendiamo conto, sono atti d’amore. Rispondere ad un messaggio, aiutare qualcuno, fare i compiti sono gesti di amore verso noi stessi e gli altri. Aggiungo che, per me, l’amore verso il prossimo è il sentimento più bello che si possa provare. Ti fa sentire appagato, libero, sereno. Lo scorso anno, infatti, quando sono andato a fare volontariato alla casa di riposo, con la scuola, mi sono sentito utile e soprattutto una brava persona perché, attraverso il mio gesto, ho contribuito a rendere felice dei vecchietti, che vivono senza i familiari, al ricovero.

L’odio, invece, logora l’anima, la rende serva di esso e ci fa provare emozioni negative, spesso associate a voglia di vendetta, bramosia di potere.

Potremmo però davvero capire quanto è bello l’amore se non avessimo provato, almeno una volta nella vita, l’odio? Io non credo.

Secondo me, dobbiamo ringraziare l’odio perché ci fa capire, ogni volta che lo proviamo, quanto sia bello amare e quanto sia inutile e logorante odiare.

Io nella mia vita ho provato poche volte odio, forse perché sono giovane o forse perché sono una persona poco rancorosa. Le poche volte che l’ho provato, però, mi sono sentito succube di esso e, siccome sono una persona libera di natura, che odia essere controllata, me ne sono liberato alla svelta. Il mio odio nei confronti di una persona dura pochissimo perché preferisco dedicare il tempo che occuperei per provare questo orribile sentimento, per amare i miei cari.

Noi persone, quindi, abbiamo una parte buona e una parte cattiva: alcune volte prevale una, altre volte l’altra. Nelle persone buone prevalgono maggiormente le scelte e i sentimenti della parte buona mentre nelle persone cattive hanno la meglio, nella stragrande maggioranza dei casi, le scelte e i sentimenti della parte cattiva. Non esistono, però, persone totalmente buone o persone totalmente cattive. Il vero male, però, è compiuto da quelle persone che non si decidono se stare dalla parte del bene o del male. Direzionare la propria esistenza è difficile, soprattutto in un’epoca come la nostra in cui non si sa più cosa sia giusto o cosa sia sbagliato ma bisogna, in ogni caso, scegliere. Essere ignavi, infatti, vuol dire non avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e far, alla fine dei giochi, male a tutti, anche a sé stessi. Dante, infatti, colloca gli ignavi nell’antinferno, non considerandoli nemmeno degni della dannazione eterna.