Proteste dei Trump supporters: irruzione a Capitol Hill,4 morti e 52 arrestati

Scritto da: Fabio Frusciante

venerdì, 8 Gennaio 2021


Mercoledì 6 Gennaio nelle maggiori città degli Stati Uniti, prima tra tutte Washington DC, si sono svolte una serie di proteste per la ratifica della vittoria di Joe Biden alle presidenziali 2020.

Centinaia di sostenitori dell’ex presidente Donald Trump, dopo aver accordato come data mercoledì, sono scesi in protesta nelle strade, portando bandiere, cappellini “Make America Great Again” e in molti casi senza mascherina. 

Nelle rivolte, nello specifico a Washington tra la 11th Street e la F Street Northwest, 4 persone sono state accoltellate, non è stato dichiarato però se questi facessero parte della protesta o dell’opposizione; inoltre 2 poliziotti sono rimasti feriti e portati in ospedale. 

Nelle potreste è rimasta anche uccisa Ashli Babbit, appartenente ai sostenitori di Trump, morta per un proiettile esploso da un poliziotto.

Sempre nella capitale gruppi Pro-Trump ha preso d’assaltato Capitol Hill (Campidoglio di Washington e sede del Senato), al cui interno nella Upper House si sarebbe svolta la legittimazione della vittoria di Biden nelle scorse elezioni. 

Al termine delle manifestazioni e dell’incursione più di 50 persone sono state arrestate dalla polizia.

La causa principale di queste rivolte sono la diffusione di fake news e gli incitamenti all’incursione, avvenuti soprattutto tramite i social ad opera di gruppi di sostenitori e da Donald Trump stesso. 

Sono migliaia le persone convinte dell’illegittimità della vittoria del nuovo presidente, ciò è evidente ascoltando le loro dichiarazioni: 

Stephanie Lalich, che ha viaggiato da Baltimora per unirsi alle proteste di Washington, afferma che le macchine usate per il conteggio dei voti sono state truccate. 

“They don’t want to deal with this,” Ms. Lalich said. “It’s going to have to go nuclear, using the Insurrection Act and bringing out the military.”

Stephanie Lalich

(“Non vogliono affrontarlo,” ha affermato Ms. Lalich “Dovranno ricorrere al nucleare, usando l’Insurrection Act e schierare i militari.”)

Michael T. Flynn, ex agente della sicurezza di Trump, incita i sostenitori dell’ex presidente a rimanere schierati e non piegarsi. 

“We decide the election” “We’re waging a battle across America.”

Michael T. Flynn

(“Noi decidiamo le elezioni.” “Stiamo ingaggiando una battaglia per l’America.”)

Phyllis Monson, ha guidato per vari giorni da Tonopah per raggiungere le proteste afferma:

“This election was such a fraud.”“There needs to be a revote.”

Phyllis Monson

(“Queste elezioni sono un imbroglio.” “C’è bisogno di rivotare.”)

Dopo gli avvenimenti disastrosi conseguenti alle “manifestazioni” lo stesso Donald Trump è stato costretto a chiedere ai suoi sostenitori di tornare a casa e di fermare le violenze, nonostante continui però ad affermare l’inattendibilità delle presidenziali 2020.

Fonte dichiarazioni: https://www.nytimes.com/2020/12/12/us/4-stabbed-and-one-shot-as-trump-supporters-and-opponents-clash.html

Fonte immagini: https://www.instagram.com/p/CJuAQ9jlqoh/?igshid=buza0c9katyo