Alternanza Scuola e Lavoro: la casa di Alice

Scritto da: Valeriia Vakhrusheva

mercoledì, 6 Marzo 2019


L’alternanza scuola lavoro è un tema molto importante soprattutto per gli studenti del triennio. Ci sono molti modi per realizzare le ore che ogni studente deve accumulare nell’arco di un anno scolastico, attraverso, ad esempio, gli stage, gite e vari progetti. “La casa di Alice” è una di quelle esperienze estive che danno le famose ore, ma sopratutto si tratta di un’attività molto interessante e coinvolgente.

“La casa di Alice” è “il luogo dove i sogni diventano realtà”. Si tratta di un bene liberato dalla criminalità organizzata, confiscato alla camorrista Pupetta Maresca, e affidato in comodato d’uso all’associazione Jerry Essan Masslo. Si tratta di una villetta situata a Castel Volturno, a sud Italia, vicino al mare, dove i nostri studenti possono recarsi per una settimana con due docenti accompagnatori del Cesaris.

– Cosa si fa?

Una volta arrivati nella casa, si dev’essere pronti all’organizzazione completamente programmata per tutti i giorni, dal risveglio fino alla sera. Ci sono varie attività, legate al tema “libertà” e lotta contro la mafia, come la pulizia del bene confiscato. L’esperienza serve soprattutto a far crescere, perché si prova a vivere per conto proprio senza il solito “lusso” trovato in alberghi. Si fanno infatti le pulizie tutti insieme, si lavano i piatti di tutti a turni, si prova a coltivare nell’orto appartenente alla società, si sta in un’unica stanza con delle altre persone. Ma ovviamente c’è il tempo anche per se stessi, come andare al mare (molto vicino alla casa), andare al cinema o uscire insieme la sera in città.

– Come si fa a partecipare?

È tutto pagato completamente dalla scuola, a partire dal viaggio. Per poter partecipare bisogna vincere un concorso che si tiene a marzo. Non ci vuole tanto: il concorso si fa a gruppi (quindi non vince una sola persona ma il vostro gruppo di 4-5 ragazzi/e). Bisogna imparare a memoria una canzone, leggere dei pezzi da un libro sulla mafia e poi rispondere alle domande della giuria ottenendo più punti possibile. Tutti dettagli del concorso saranno esposti sul comunicato che uscirà prossimamente.

Nella casa di Alice si fanno anche dei lavoretti manuali come cucire. L’anno scorso le ragazze dell’attuale 5a T hanno realizzato una sfilata nella memoria di un’artista di nome Bose, deceduta da poco, che ha vissuto nella casa di Alice e ha aiutato molte persone. I vestiti erano stati creati proprio da lei.

L’esperienza è molto interessante e insolita, perché legata a un tema complesso come la mafia, ma allo stesso tempo è un bel viaggio sopratutto per i giovani. Quando tornerete a casa, non sarete più gli stessi, perché La casa di Alice è un’esperienza che segna.