La plastica: che impatto ha sull’ambiente? Dove finisce quella che buttiamo via?

Scritto da: Francesco Tosi

venerdì, 10 Maggio 2019


Esistono molti tipi di plastiche, utilizzate nei più disparati settori delle attività umane, tra le principali: il polietilene, il polipropilene, il polivinilcloruro, il polistirene, le poliammidi e il polietilenetereftalato.

Parlerò del tipo di plastica con cui noi siamo più a contatto e che di conseguenza usiamo di più il polietilenetereftalato (PET).

Il PET ha trovato forte applicazione nella produzione delle bottiglie, non solo per l’acqua minerale ma anche per le bibite, succhi di frutta, latte, ecc.  Il PET è il materiale plastico più utilizzato perché possiede maggiore resistenza e durabilità rispetto agli altri, ma naturalmente c’è un ma…

Il PET è un materiale resistente e con una vita media stimata intorno ai 1000 anni può, in pratica, essere considerato non biodegradabile, tutto ciò potrebbe essere evitato con una soluzione “sconosciuta” a molti.. sto parlando della misteriosa raccolta differenziata.

in Italia si ricicla il 25% di tutta la plastica raccolta, mentre la media europea di riciclo della plastica è pari al 33%, per non parlare degli Usa che riciclano il 15%.

Ma dove finisce la plastica?Molta di questa plastica si deposita sui fondali e persino nelle fosse oceaniche, sulle spiagge, e nei corsi d’acqua ma una grande quantità di microplastiche si trova anche nei ghiacciai alpini, si stima che nell’intera lingua del ghiacciaio siano intrappolati 131-162 milioni di frammenti di plastica, portati dall’inquinamento diretto degli escursionisti e correnti varie

  1. 13 balene trovate morte sulla spiaggia nell’ultimo anno con stomaci piene di plastica.
  2. Isola di plastica nell’oceano Pacifico grande 3 volte la Francia.