Noi restiamo a casa!

Scritto da: Martina Betti

venerdì, 13 Marzo 2020


“Cara mamma, mi manchi tantissimo, mi mancano i tuoi abbracci, i tuoi baci, i tuoi…anzi, tutte le cose che non si possono avere stando lontano. Tutte le tue coccole! E anche stare vicino a te e sentirmi protetta, addormentarmi sapendo che tu sei accanto a me!

Non pensare che mi sento meglio di Emma, almeno la sua mamma non va a fare la notte.

Queste notti mi sento distante da te, perché quando mi sveglio la mattina non posso riempirti di baci, ma solo starti lontano.

Le sere in cui ci sei non posso starti vicino, ma solo stare in altre stanze come se tu non ci fossi.

Per questo coronavirus il mondo sta soffrendo e tu con i tuoi colleghi troppo! Ma nonostante ciò tu sei una guerriera, sei forte, coraggiosa!

Quando finirà tutto ti riempirò di baci. Ti voglio un infinito di bene!

P.S.: ricorda, non è colpa tua questa situazione, tu sei un’eroina!”

Queste sono le parole di Irene, una bambina di 11 anni, che ha usato nella lettera per sua madre.


La mamma di Irene è un’infermiera e, in quanto tale, è in prima linea in ospedale per curare i pazienti affetti da coronavirus.
Li piccola ultimamente vede solo di rado la madre, perché l’epidemia ha scombussolato abitudini ed orari, imponendo alla famiglia sacrifici imponenti.


La donna infatti, una volta tornata da lavoro, per evitare di diffondere in casa il virus, non può avere molti contatti con i famigliari e deve spesso rimanere chiusa in un’altra stanza.

Come potremmo noi, permettere ad Irene di vedere la sua mamma?
Stando a casa!
Dobbiamo rimanere a casa per poter bloccare questa pandemia, per far sì che tutto torni come prima.
La salvaguardia dell’Italia è in primo luogo nelle mani dei cittadini.