Una drastica riduzione della biodiversità

Scritto da: Martina Betti

lunedì, 27 Aprile 2020


Immagine di copertina: Nicola Ferrarini

“Entro il 2100 rischiamo di assistere a una drastica riduzione della biodiversità.”

È lo scenario cui ci mette di fronte una ricerca pubblicata su Nature dagli studiosi coordinati da Alex Pigot, dell’University College London.


Il cambiamento climatico, potrebbe far scomparire il 15% delle specie che, se le temperature dovessero aumentare i 4 gradi, si troveranno al di fuori del proprio habitat, dove non ci sono le condizioni per la loro sopravvivenza.


Lo studio si basa sui dati climatici dal 1850 al 2005 che sono stati incrociati con i dati relativi a 30.652 specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e altri animali e piante.
Questo ha permesso di ottenere un modello che prevede come le specie reagiranno al riscaldamento globale.


Secondo la ricerca l’innalzamento record delle temperatura potrebbe iniziare prima del 2030 negli oceani tropicali mentre le latitudini più elevate e le foreste tropicali saranno a rischio entro il 2050.


Se invece il riscaldamento non supera la soglia dei 2 gradi, meno del 2% delle comunità dovrà affrontare tali eventi critici.
Secondo Pigot, i risultati evidenziano l’urgente necessità di mitigare i cambiamenti climatici, riducendo immediatamente e drasticamente le emissioni, perché questo potrebbe aiutare a salvare migliaia di specie dall’estinzione.