DPCM del 4 novembre 2020: zone in quarantena, si può andare a trovare i congiunti?

Scritto da: Valeriia Vakhrusheva

venerdì, 6 Novembre 2020


Scatta una nuova suddivisione del territorio italiano in tre zone (gialla, arancione e rossa) in base al numero dei contagi e alla pericolosità di trasmissione (in totale 21 criteri da considerare). Prevista dal nuovo DPCM firmato tra le giornate del 3 e 4 novembre, sarà in vigore fino al 6 di dicembre. Inoltre, sono state dichiarate delle limitazioni a livello nazionale sempre in vigore e sono le seguenti:

  • limitazione della circolazione delle persone dalle 22 alle 5. In questa fascia oraria è necessaria l’autocertificazione con motivazioni sullo spostamento per: ragioni di lavoro, necessità o salute.
  • chiusi mostre e musei;
  • didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie, ad eccezione delle attività di laboratorio da svolgere in presenza;
  • attività in presenza per asili, scuole medie ed elementari, dove comunque permane l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, ad eccezione dei bambini al di sotto dei sei anni di età;
  • riempimento limitato al 50% della capienza su mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale;
  • chiusi bar e ristoranti dalle 18, con previsione della possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica e consegna a domicilio;
  • chiusura dei corner giochi e scommesse presso bar e tabaccherie;
  • consentiti soltanto gli eventi e le competizioni (riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva o da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico;
  • confermata la raccomandazione, già contenuta nei precedenti provvedimenti, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, se non per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.

La zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento e Provincia di Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto. È la fascia a livello di rischio moderato, nella quale si applicano le limitazioni a livello nazionale elencati sopra.

Zona arancione: Puglia e Sicilia. È la fascia di criticità medio alta. Le restrizioni sono le seguenti:

  • Divieto di ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza), consentiti solo gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza e nei limiti in cui la stessa risulta consentita, con conseguente possibilità di rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.
  • Vietato ogni spostamento in un comune differente da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
  • Sospese le attività dei servizi di ristorazione, ad esclusione delle mense e del catering e della ristorazione con consegna a domicilio.

Zona rossa: LombardiaPiemonteCalabria e Valle d’Aosta. È la fascia a livello di rischio più elevato. Le misure da mantenere sono le seguenti:

  • Divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, ma anche all’interno del territorio stesso (tra i Comuni e le Province), salve le ipotesi di necessità e urgenza.
  • Chiusura dei negozi, ad eccezione di generi alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie, librerie, le cartolerie, i prodotti per ufficio, i parrucchieri e i barbieri, oltre ad attività essenziali come farmacie o parafarmacie, negozi di sigarette elettroniche e liquidi, carburante, informatica e telecomunicazioni (ma solo in esercizi specializzati), ferramenta, vernici e materiale da costruzione, articoli igienico-sanitari, prodotti per il giardinaggio, prodotti per l’illuminazione e la sicurezza.
  • Serrata per i mercati di generi non alimentari.
  • Chiusura attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 22,00, quella con asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
  • Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto.
  • Consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale: correre, andare in bici. Non serve l’autocertificazione. Una passeggiata invece dev’essere svolta nelle vicinanze del proprio domicilio.
  • Sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.
  • Attività scolastica in presenza per asili, primaria e prima media. Le scuole superiori vanno in DAD al 100%.
  • I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza.

Ed infine, una domanda che sorge tra molti che non sanno come andare a trovare i propri fidanzati o parenti. Si può andare a trovare i congiunti? “Nelle zone rosse – Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Calabria – solo in caso di necessità, dato che sono previste forti limitazioni agli spostamenti. La mobilità è vietata non solo tra Regioni, ma anche all’interno del proprio Comune, a meno che sussistano comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per uscire di casa, dunque, serve l’autocertificazione.”

Dunque, se dovete andare a trovare qualcuno, dovete farlo per un motivo di necessità, come aiutare i propri nonni ecc. Per quanto riguarda le coppie invece, che di nuovo devono affrontare l’attesa di rivedersi, non è consentito lo spostamento da un comune ad altro salvo un motivo di necessità valido (a meno che non si convive insieme).